Calcio Totale Racconta

Lippi e l’aneddoto pre – Germania: “Chiesi ai calciatori di mostrare..."

di Mario Lorenzo Passiatore

Pubblicato il 09/07/2023

Diciassette anni dopo il trionfo degli azzurri contro la Francia di Zidane, il Commissario Tecnico dell’Italia ci ricorda quando inviò una cartolina originale ai tedeschi: “Avevo il timore che qualcuno ci spiasse e allora invitai i ragazzi a fare una cosa…”

9 luglio 2006, un giorno che vale un sogno. Con i giornali già caldissimi per la nota vicenda Calciopoli, tra chi chiedeva la testa del CT e chi ne pretendeva le dimissioni. Parola al campo, finalmente, e a tutto quello che sarebbe accaduto nel giro di un mese. Totti sì, Totti forse. Totti c’è, meno male. Non al massimo della forma, ma fondamentale comunque per il nostro percorso. Avevamo già perso Vieri, passato di corsa al Monaco per vestirsi d'azzurro, ma un infortunio beffardo cancellò di fatto il suo volo per la Germania.

Solo due gol subiti nelle sette gare disputate dagli azzurri: l’autogol di Zaccardo con gli Stati Uniti e il cucchiaio di Zidane in finale. Solidi, spigolosi e con una buona fetta di talento dal centrocampo in su. Ma facciamo un passo indietro, la semifinale con lo spauracchio Germania: perché arrivavano spesso in fondo e perché da paese ospitante era oggettivo mostrargli il giusto e doveroso rispetto.

Marcello Lippi in un convegno dal titolo "Leadership, sport e lavori di gruppo” svelò un retroscena davvero singolare nei giorni precedenti alla gara con i tedeschi. Il CT sospettava di essere spiato, aveva il sentore che la Germania avesse inviato dei fotografi in missione per catturare i segreti degli azzurri.

“Accanto al campo d'allenamento c'era una pinetinaMentre i ragazzi palleggiavano aspettando l'inizio dell'allenamento vidi tra gli alberi come dei flash. E pensai che qualcuno ci stesse facendo delle foto pensando che stessimo svolgendo del lavoro tattico". 

Il dubbio diventa fondato, così Lippi decide di riunire i suoi uomini e spedire una cartolina carica d’affetto ai tedeschi. Giù i pantaloni, mal che vada posteranno sui giornali delle foto originali e meno tattiche.

"Chiamai la squadra e gli dissi che avevo visto delle luci nella pinetinaGli dissi di metterci tutti in piedi, girati di spalle verso la pinetina e gli feci abbassare i pantaloniIl fatto che in questi anni non sia mai venuta fuori una fotografia dell'Italia a culo nudo vuol dire che non c'era nessuno"

di Mario Lorenzo Passiatore

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